Azioni della scuola per l’inclusione scolastica

ANALISI DEL CONTESTO PER REALIZZARE L’INCLUSIONE SCOLASTICA

INCLUSIONE

PUNTI DI FORZA

La scuola realizza in modo continuativo attività e progetti per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità. Si prende cura degli allievi con BES, predisponendo all’inizio dell’anno scolastico:

  •  i PDP (Piano Didattico Personalizzato) per gli alunni con DSA, ADHD o con svantaggio socio-economico-linguistico-culturale durante gli incontri di Team/Consigli di Classe;
  • i PEI (Piano Educativo Individualizzato) per gli alunni con disabilità durante i GLO formati dai docenti dell’alunno, dal Dirigente Scolastico, dalla famiglia e dalle figure professionali specifiche coinvolte.

Il GLO è il Gruppo di Lavoro Operativo, introdotto per la progettazione didattica, educativa e formativa dei singoli alunni con accertata condizione di disabilità ai fini dell’inclusione scolastica in base al D.Lgs 96/2019, art. 8, c. 10, Modifica all’art. 9 del D.Lgs 66/2017, ha il compito di definire ed elaborare il PEI e verificare il processo di inclusione, come specificato nella Nota Ministeriale 40 del 2021 e in ottemperanza alla Sentenza del Tar del Lazio n. 9795 del 14/09/21.

Nella scuola è attivo il GLI, Gruppo di Lavoro di Istituto per l’inclusione, costituito da: Dirigente Scolastico, Funzioni Strumentali per l’Inclusione, docenti di sostegno, docenti Coordinatori delle Classi, famiglie, personale ATA, rappresentante CISA, coordinatrice degli educatori Eurotrend. Per favorire l’inclusione degli alunni di nazionalità straniera o NAI (neo arrivati in Italia), viene prestata particolare cura nell’attività di alfabetizzazione della lingua italiana, incrementata grazie al patto di collaborazione con il CPIA 4 di Settimo Torinese. Vengono inoltre predisposte attività relative alla valorizzazione delle diversità, anche attraverso laboratori-ponte tra scuole di ordini diversi. Le attività su temi inter-culturali favoriscono un clima di classe attento alla convivenza civile e al rispetto reciproco.

PUNTI DI DEBOLEZZA

In merito all’attuazione del PEI, occorre lavorare ancora al fine di migliorare il raccordo tra docenti necessario ad un monitoraggio efficace e continuativo.
Le risorse umane non sempre sono adeguate alle esigenze.

RECUPERO E POTENZIAMENTO

PUNTI DI FORZA

INFANZIA: i bambini che presentano problematiche relazionali e/o di apprendimento vengono monitorati dagli insegnanti e, se necessario, dopo osservazioni nei vari momenti della giornata scolastica, si effettuano colloqui con le famiglie al fine di collaborare nel percorso di crescita del bambino. E’ stata prodotta una nuova scheda osservativa per i bambini in uscita dall’Infanzia, per garantire una buona continuità con la Primaria.

PRIMARIA: gli insegnanti, insieme al Dirigente Scolastico, procedono ad una attenta valutazione delle situazioni problematiche che si rilevano durante l’anno, attuando i necessari interventi. E’ stata modificata la scheda di passaggio delle informazioni degli alunni in uscita dalla Primaria per garantire una buona continuità con la Secondaria.

SECONDARIA: Per i gruppi di studenti con maggiori difficoltà di apprendimento o che presentano svantaggio socio-culturale, vengono predisposti percorsi specifici, che prevedono da un lato modalità di recupero individualizzate, dall’altro il potenziamento delle loro attitudini personali al fine di migliorare l’autostima e favorire il successo scolastico. Il potenziamento viene favorito dalle attività di laboratorio a classi aperte, solitamente efficaci. Nel lavoro d’aula si ricorre ad un uso costante di proposte didattiche caratterizzate dall’uso di mappe concettuali, mediatori didattici, formulari, schemi e altri strumenti compensativi nonché misure dispensative. E’ attuato da tempo un protocollo di collaborazione tra scuola e servizi socio-assistenziali.

PUNTI DI DEBOLEZZA

Talvolta, al di fuori delle iniziative personali dei singoli docenti, il monitoraggio dei risultati ottenuti dagli studenti con maggiori difficoltà non è ancora sistematico e strutturale. Non sempre gli interventi di supporto risultano efficaci, anche per la mancanza e l’adeguatezza delle risorse umane disponibili.

DEFINIZIONE DEI PROGETTI INDIVIDUALI

Processo di definizione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI)
I piani educativi individualizzati vengono definiti annualmente a partire dai dati diagnostici presenti nei profili descrittivi di funzionamento in ICF e sulla base degli obiettivi raggiunti o non raggiunti l’anno precedente.
Gli insegnanti del team/consiglio di classe stilano quindi ad inizio anno i nuovi obiettivi previsti nelle diverse aree, individuando attività e fattori ambientali ritenuti facilitanti.

Soggetti coinvolti nella definizione dei PEI:
Il nuovo piano di lavoro viene condiviso con il dirigente scolastico, con il referente sanitario del caso, con gli eventuali riabilitatori, con tutti i docenti e con la famiglia, in una prospettiva sinergica di “progetto di vita”. Il PEI viene firmato anche dagli educatori e dagli OSS che intervengono nelle classi su mandato specifico dell’Ente locale e dagli educatori territoriali e dagli assistenti sociali dove presenti.

MODALITÀ DI COINVOLGIMENTO DELLA FAMIGLIA

RUOLO DELLA FAMIGLIA

La famiglia collabora nella definizione del PEI. Viene convocata periodicamente dai docenti della sezione/team/consiglio di classe per condividere progressi e fragilità dell’alunno. La famiglia ha il ruolo di sostenere il figlio nella crescita, condividendone con la scuola il progetto di vita. Obiettivo irrinunciabile dell’inserimento scolastico è infatti la sua piena inclusione all’interno del contesto sociale, in una logica di massimo sviluppo di tutte le sue potenzialità.

RAPPORTI CON PRIVATO SOCIALE E VOLONTARIATO

  • Progetti territoriali integrati
  • Mulino Sambuy – Compagnia Teatrale Santi Briganti – Giornata Autismo
  • CPIA 4 Settimo Torinese – per alunni NAI

VALUTAZIONE CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

CRITERI E MODALITÀ PER LA VALUTAZIONE

Nelle classi dove sono presenti allievi con BES gli insegnanti adottano modalità di valutazione coerenti con i percorsi educativi e didattici specifici di tali alunni. Per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali la valutazione è conforme infatti al PDP o al PEI che vengono stilati ad inizio d’anno.

Tali documenti prevedono l’eventuale adozione di strumenti compensativi e misure dispensative e l’elaborazione/utilizzo di tutte le strategie di intervento e valutazione ritenute più opportune dagli insegnanti, in una logica inclusiva, formativa ed incoraggiante. L’attenzione è focalizzata pertanto più sui processi messi in atto che sui prodotti.

Per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, laddove necessario, prove d’esame differenziate preparate tenendo conto degli obiettivi previsti nel PEI dal Consiglio di classe. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza media. Per gli alunni con DSA i criteri e le modalità per la valutazione sono espressi nel PDP.

CONTINUITÀ E STRATEGIE DI ORIENTAMENTO FORMATIVO E LAVORATIVO

All’ingresso nell’Istituto, la funzione strumentale per l’inclusione dei BES o il docente Coordinatore della classe incontra le famiglie per condividere le certificazioni e ricevere le prime informazioni che consentano di preparare l’accoglienza dell’alunno. A questo proposito, quando si tratta di passaggio da altra scuola, vengono contattati anche gli insegnanti che avevano in carico l’alunno, previa autorizzazione della famiglia. Nel passaggio tra i diversi ordini di scuola, i docenti si incontrano per un primo scambio di informazioni. Nel caso di alunni con disabilità gravi si può prevedere un inserimento graduale e l’accompagnamento del docente di sostegno o dell’educatore nei primi giorni di scuola.

Nell’ambito del progetto di orientamento rivolto a tutti gli alunni delle classi terze della Secondaria di Primo Grado, si collabora con la famiglia e le figure professionali di riferimento per indirizzare gli alunni con bisogni educativi speciali verso un percorso di studi adeguato.